Francesco Gaetano Caltagirone definisce premature le ipotesi che circolano sui vertici del Leone di Trieste e, come ha fatto ieri Cesare Geronzi, presidente di Mediobanca, allontana la prospettiva di una fusione tra la compagnia assicurativa e Piazzetta Cuccia
Mediobanca e Generali? La fusione è per Francesco Gaetano Caltagirone un'idea «assolutamente astratta». A un giorno di distanza dal «voi sognate» di Cesare Geronzi, Caltagirone prova a ridimensionare l'entusiasmo generato dall'ipotesi di creare un asse finanziario lungo la direttrice Milano-Trieste. Ma le sue parole sono meno tranchant di quelle di Geronzi. La ricandidatura del presidente Antoine Bernheim o l'ipotesi di sostituirlo ai vertici del Leone con il presidente di Mediobanca Cesare Geronzi per Caltagirone sono invece premature. Il presidente del gruppo romano non si lascia sfuggire occasione per mostrare la sua presenza sul tema Generali e si prepara a fare la sua parte sullo scacchiere della finanza nazionale e internazionale: negli ultimi mesi ha accumulato azioni del Leone fino a quasi il 2% e in futuro non esclude l'interesse a salire.